Sportivo dall’età di 5 anni, tra nuoto, calcio, rugby e footbal americano ho trovato la mia passione nel sollevamento pesi e alzate di potenza. Ho cominciato a competere nel powerlifting nel 2009 all'età di 23 anni, dove ho totalizzato in 10 anni 27 medaglie su 31 gare nazionali e 6 gare Europee di cui 2 argenti Europei, 13 ori nazionali e un oro regionale nella pesistica olimpica, 11 argenti nazionali e 3 bronzi nazionali.
Oltre ad una grande passione nel praticare sport la mia vita è sempre stata caratterizzata da una fortissima passione per la scienza che ha trovato grande alimento nello studio delle biotecnologie molecolari e industriali all'università degli studi di Parma. Le tesi sperimentali condotte durante questi studi, basate sull'uso della tecnologia del DNA ricombinante e tecniche di biologia molecolare e biochimica mi hanno permesso di lavorare ad ambiziosi progetti scientifici nella realizzazione di vaccini ricombinanti contro il papillomavirus umano.
Successivamente, un dottorato di ricerca nel Regno Unito, mi ha permesso di diventare scienziato a tutti gli effetti dedicandomi allo studio della materia organica per la predizione di proprietà fisiche e interazioni molecolari di superficie di materiali biocompatibili, in un dottorato di ricerca al dipartimento di ingegneria chimica e dei processi industriali all'Università Strathclyde di Glasgow in Scozia.
Durante gli studi accademici, un crescente interesse verso la biochimica, biologia molecolare e biochimica strutturale, mi hanno portato ad approfondire moltissimo il valore che la nutrizione ha nella salute dell'uomo. Questo crescente interesse è sfociato in passione, fin tanto da formulare un concetto nuovo sul metodo di approccio alla nutrizione umana. Per quanto sembri banale, un individuo dovrebbe alimentarsi in modo equilibrato, assumendo i nutrienti di cui ha bisogno nelle quantità, tempistiche e modalità di cui necessita.
Pur essendo un concetto semplice, rimane difficilissimo da mettere in pratica.
La chiave di una buona nutrizione è saper interpretare i bisogni dell'essere umano per formulare il miglior piano nutrizionale possibile.
In un'epoca storica dove la conoscenza scientifica in merito alla biochimica umana è così alta, ho sempre trovato paradossale quanto ancora l'alimentazione rimanga affidata alle mode commerciali e ai metodi fai da te o consigliati dagli amici in forma.
Altro paradosso è che anche in un contesto accademico istruito, non sia facile vedere l'interpretazione e applicazioni delle leggi della biochimica nel modo corretto in tema di nutrizione umana e sportiva.
Il problema che ne deriva è che spesso malinterpretando concetti scientifici si finisce a non fare le scelte migliori o ad intraprendere percorsi veloci nei risultati a fini di dimagrimento, ma non premianti sotto il profilo salutistico.